1) Luca cita 57 generazioni fra Abramo e Gesù e Matteo cita fra Abramo e Gesù 41 generazioni con nomi diversi a partire da Davide. Un uomo non può avere due padri, e poiché Gesù non aveva padre, è il sublime Corano ad essere nel giusto facendo risalire la genealogia di Gesù, figlio di Maria, a sua Madre, che discende dalla famiglia del Profeta Aronne [Maria era la nipote di Elisabetta, madre di Giovanni e moglie di Zaccaria (Luca 1/versetto 36; quest’ultima discendeva dalla famiglia di Aronne (Luca 1/versetto 5)]

2) L’Eterno si accese di collera contro Davide e lo incitò a fare il censimento di Israele, Davide contò 800'000 uomini (II libro di Samuele, cap. 24), ma secondo il I libro delle Cronache, cap. 21, è Satana ad accendersi d’ira contro Davide, che contò 1'100'000 uomini.

4) Secondo il Vangelo di Giovanni, 7/versetto 7, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il mondo non può odiare voi», ma secondo Matteo, 10/versetto 22 e Marco, 13/versetto 13: egli disse loro: «Sarete odiati da tutti».

5) Secondo Marco, 9/versetti 39-40: « […] non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi» ma Matteo, 7/versetti 22-23 ci riporta il contrario affermando che molti falsi profeti faranno miracoli nel nome di Gesù: «[…] non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato dèmoni nel tuo nome e compiuto miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti, allontanatevi da me, voi operatori di iniquità».

6) Nel II libro delle Cronache, cap. 36/versetto 9, Ioiakim aveva 8 anni quando divenne re (benché corretto in 18 anni in alcune versioni in modo arbitrario rispetto al testo originale: cfr. per esempio versione Diodati 1649 e 1927 e versione C.E.I. 1974) ; regnò per 3 mesi e 10 giorni e fece ciò che è male agli occhi del Signore. Ma nel II libro dei Re, cap. 24/versetto 8, Ioiakim aveva 18 anni – cosa che è certo più esatta perché un bambino di 8 anni non potrebbe certo fare del male agli occhi dell’Eterno.

7) Secondo Luca, 10/versetto 22, vi è chi conosce Dio: Gesù (il figlio). Invece, in Marco, 13/versetto 32, leggiamo: «Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre.» Vediamo infatti come Gesù non conoscesse la stagione nella quale il fico dà i suoi frutti (Marco, 11/versetti 12-14). Dio, nel Suo Libro, il sublime Corano, ci ha ricordato le parole autentiche di Gesù (sura 5/versetto 116): «Ricorda quando (il Giorno della Resurrezione) Dio dirà: «O Gesù, figlio di Maria, sei forse stato tu a dire alla gente: - Prendete me e mia Madre come due divinità all’infuori di Dio? – E Gesù risponderà: «Gloria a Te! Come potrei dire ciò di cui non ho il diritto? Se lo avessi detto, Tu certamente lo avresti saputo, ché tu conosci quello che c’è in me e io non conosco quello che c’è in Te. Tu sei, in verità, il Supremo Conoscitore dell’inconoscibile».